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La riapertura del cantiere-laboratorio dove si effettua la preparazione e il restauro della balenottera “Brunella” si è svolta tra i mesi di maggio e giugno 2019 e ha visto gli operatori impegnati su diversi fronti. In primo luogo, è stato effettuato il restauro di un grande blocco contenente sei vertebre toraciche e lombari appoggiate caoticamente l’una sull’altra. All’interno del complicato sviluppo di processi, canali e corpi vertebrali sono stati rinvenuti quattro denti di squalo e un gran numero di conchiglie, molte delle quali allineate a seguito dell’azione di una corrente marina. Questa evidenza tafonomica è stata asportata e conservata attraverso una metodologia speciale applicata a “Brunella” per la prima volta dall’inizio del progetto. Diversi altri blocchi contenenti l’ulna, alcune vertebre, frammenti di cassa toracica e cranio sono stati restaurati rivelando due ulteriori esemplari di cirripedi ben conservati. L’attività didattica al cantiere ha visto impegnate due classi del liceo linguistico di Montalcino in un percorso di pratica delle procedure paleontologiche e di scrittura divulgativa intorno a “Brunella”.

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